mercoledì 30 gennaio 2008

Toppe e rattoppi..oggi vi presento Arlecchino


Prosegue il nostro viaggio alla riscoperta delle maschere carnevalesche;oggi e'il turno di Arlecchino.
Fra le maschere italiane é certamente una delle più conosciute e popolare.
E' anche una delle più antiche,le sue origini si possono rintracciare nella figura del "diavolo burlone" delle favole medioevali e solo in seguito nel "buffone" alle corti principesche o gli acrobati nelle fiere e nei mercati.
Nato a Bergamo bassa, parla nel dialetto di quella terra, ma poi lo cambierà in quello veneto.
Il suo vestito era in origine tutto bianco, come quello di Pulcinella e forse proprio a causa di questa somiglianza o meglio,a furia di rattoppi con pezzi di stoffa di ogni genere, é diventato quello che oggi tutti conosciamo; un coloratissimo abito composto da un corto giubbetto e da un paio di pantaloni attillati, entrambi a losanghe e triangoli di tutti i colori.
Arlecchino ha un carattere stravagante e scapestrato.
Ne combina di tutte i colori, inventa imbrogli e burle a spese dei padroni avidi e taccagni dei quali é a servizio, ma non gliene va bene una.
Attenzione Arlecchino non é uno stupido; magari è un ingenuo, talvolta forse un po' sciocco, ma ricco di fantasia e immaginazione.
Ovviamente in quanto a lavorare nemmeno a parlarne; fra Arlecchino ed il lavoro c'é una profonda incompatibilità di base.Però lavora con la lingua,parlando di continuo e molto.
Si mette sempre nei guai e quando poi non sa come uscirne Arlecchino diventa un abile maestro nel far funzionare le gambe; capriole, piroette e salti acrobatici.
Vivace, scanzonato, pieno di brio e di trovate, Arlecchino è la più simpatica fra tutte le maschere italiane.
Ancora oggi, dai palcoscenici dei teatri o nel mezzo di una festa di Carnevale, incanta e diverte il pubblico dei bambini e dei grandi.
Ma la maschera di Arlecchino nasconde anche un lato oscuro:Arlecchino è anche il nome di un demone ctonio e un demone ancora più noto con un nome che ricorda da vicino quello di Arlecchino è stato l'Alichino dantesco che appare nell'Inferno come capo di una schiatta diabolica.
La maschera seicentesca ricorda il ghigno nero del demonio in aspetto un po'piu'umanizzato;la radice del nome inoltre e'di origine germanica:Holle Konig(appunto re dell'inferno),trasformato in Helleking,poi Harlequin e ad oggi Arlecchino.
Mirtill@
foto da web

2 commenti:

  1. Mi è sempre risultato simpatico come personaggio, anche se ciò che a lungo andare mi ha stufato è che molti bambini si mascherano da arlecchino... :-( insomma è troppo inflazionato... e poi, come ho già detto, magari non conoscono nemmeno il personaggio....

    Un abbraccissimo...

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  2. Devo ammettere che,girovagando per negozi alla ricerca del vestito carnevalesco di"Venom"per il mio bimbo(lui ama gli eroi cattivi..si preannuncia un'adolescenza...)nn ho trovato i classici come pierrot,arlecchino..ne sono anche rimasta un po'delusa....
    mirtilla

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